NUOVA FARMACIA AD ASTA
VILLA MINOZZO - Senza tende alle finestre per la magia del Cusna, ma a servizio dei cittadini: ecco la rinnovata farmacia di Asta. "Una rinnovata farmacia in quota senza tende alle finestre, perché da qui si vede il meraviglioso profilo del Cusna ed è a servizio dei cittadini!" così Elio Ivo Sassi ha presentato i rinnovati e ammodernati locali della Farmacia Comunale di Asta di Villa Minozzo (una delle quattro a gestione comunale presenti in Appennino) a servizio di 220 abitanti, ma anche della parte alta del crinale reggiano. Ospita anche uno spazio ambulatoriale a servizio della stessa, uno studio medico per il dottore che, ancora, si sta cercando, un magazzino. "Qui grazie a Farmacie comunale riunite arrivano le medicine due volte al giorno, sia al mattino che al pomeriggio e sempre qui sono iniziati i primi test glicemici per la popolazione".
Una piccola folla di oltre cento persone si è così data appuntamento a Case Balocchi di Asta di Villa Minozzo per l’inaugurazione della rinnovata farmacia che qui opera dal 1980. Erano presenti le autorità civili, militari, con la compagnia di Castelnovo Monti e la stazione di Villa Minozzo dell’arma dei carabinieri, la Croce Verde di Villa Minozzo, la Protezione Civile, l’Anpas, diverse Pro loco del territorio, gli amministratori dei Comuni di Castelnovo ne’ Monti, Carpineti, Ventasso oltre che di Villa Minozzo e del Parco nazionale dell’Appennino.
L’opera di ristrutturazione e ampliamento della Farmacia Comunale di Asta sono iniziati a ottobre 2022 e sono stati ultimati il mese scorso. Grazie ai lavori della ditta Bruno Lo Prete è stato possibile ampliare i locali della farmacia comunale, dotando la stessa di un ambulatorio e di un magazzino; realizzare due nuovi ambulatori medici, uno per il medico di base e uno a disposizione del servizio infermieristico; attrezzare la struttura con servizi igienici, sala d’attesa; realizzare una copertura con una tettoia in legno all’ingresso. Un intervento dal costo complessivo di 250.000 euro finanziati per 139.870 dalla Regione Emilia-Romagna (L.R. n. 5/2018 per interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali), 5.000 euro di compartecipazione della società Saccomandi & Malagoli S.p.A. di Modena, 105.130 euro con fondi del Bilancio Comunale. Sono quindi intervenute Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia – Le Comunali con un prestito di 84.000 euro (che il Comune restituirà in tre anni) per la completata sostituzione degli arredi interni, degli apparati informatici e della strumentazione medica in dotazione alla farmacia.
Nella mattinata si è discusso della mancanza del medico di base, con le sinergie in atto per trovarlo.
Per Andrea Capelli, presidente delle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia "i farmacisti sono professionisti della salute e ora le farmacie si mettono a disposizione dell’Asl per fare una medicina territoriale con la consegna delle medicine che attualmente sono erogate dagli Ospedali. E stiamo formando il personale per aiutare i medici nella presa in carico dei pazienti.
"In un contesto meraviglioso e appenninico come questo la farmacia ha un punto di riferimento importante - ha aggiunto la direttrice generale dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia Cristina Marchesi – davvero i farmacisti possono anche aiutare nel monitoraggio della terapia”. Per Luca Vecchi, sindaco Reggio: “offrire una molteplicità di servizi significa offrire un servizio di prossimità che va incontro alle comunità e significa appartenenza”. Per il coordinatore dell’area Mab Unesco, Fausto Giovanelli “Questa rinnovata farmacia è un esempio concreto della collaborazione tra città e Appennino”.
“Un segno di vicinanza della Regione verso un luogo identitario per le persone e per una sanità di qualità per tutti” ha affermato la presidente della IV Commissione politiche per la Salute e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna, Ottavia Soncini.
“La benedizione che diamo quest’oggi non sostituisce le medicine e a volte, attenzione, potrebbe pure avere effetto placebo – ha affermato il parroco di Asta e Febbio don Giuliano Marzucchi -. Però abbiamo bisogno di gesti che ci rendono parte di un sogno e di una speranza e, anche, di affidarci all’unico Onnipotente”.

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20/04/2024

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Paolo Ruini
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