LE MOSTRE AL FESTIVAL DELLA FILOSOFIA
SASSUOLO - Per il 14/15/16 settembre 2018 ecco l'elenco delle  mostre e installazioni visitabili in occasione del festival della filosofia:
Sidival Fila 
Prospettive relative
Opere e installazioni site-specific a Palazzo Ducale
Curatori: Martina Bagnoli, Gianfranco Ferlisi
A cura di: Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Emilia Area Centro
Presentazione: sabato 15 settembre ore 18.30 alla presenza dell’artista, i curatori e Armando Torno, responsabile (e fondatore) del supplemento culturale “Domenica” de “Il Sole 24 Ore"

Sassuolo Palazzo Ducale

 

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Area Centro si fa promotore della mostra “Prospettive Relative” dell’artista Sidival Fila. Il progetto mostra prevede installazioni site-specific e opere su parete di grandi dimensioni, con l’obiettivo di strutturare un dialogo con gli spazi architettonici e pittorici più prestigiosi del Palazzo Ducale di Sassuolo, come il Salone delle Guardie, la Camera della Fortuna, la Camera dell’Amore, La Camera delle Virtù estensi.

 

L’antico e il moderno si rendono protagonisti di un rovesciamento di prospettive, dove il tema della verità viene posto alla ribalta, mostrandone la relatività e al tempo stesso l’assoluta dipendenza dalla percezione di ogni individuo.

 

Le installazioni presenti punteranno a confondere la percezione visiva delvisitatore, attraverso un’esperienza di visita insolita e personale, mentre i grandi monocromi sulle finestre che guardano verso lo Scalone d’Onore e verso la Peschiera richiameranno le opere della Collezione Panza e gli affreschi seicenteschi, creando un connubio  di forte impatto estetico.

 

Conclude l’esposizione la presenza all’ingresso del Palazzo di una iconica opera di Sidival Fila, denominata “Fenice”.

 

Frate francescano e artista, Sidival Fila nasce in Brasile, nello Stato del Paranà, nel 1962. Dai materiali umili agli oggetti di scarto, fino ai tessuti liberi e introflessi, nella sua ricerca costante  è il contatto con la materia, a cui l’artista mira a restituire la voce, a raccontarne la storia, a farne percepire la vibrazione. Sidival Fila è stato protagonista di numerose mostre e progetti espositivi in varie parti del mondo, tra cui Parigi, Colonia, Bogotà, Madrid, Lille, Milano e naturalmente Roma, città dove vive e lavora, presso il Convento dei frati francescani di San Bonaventura al Palatino.

www.sidivalfila.it

 

Martina Bagnoli, storica dell'arte. Si è formata tra l’università di Cambridge e la Johns Hopkins University di Baltimora. Già curatore capo di arte e manoscritti medioevali presso il Walters Art Museum di Baltimora, è ora il direttore delle Gallerie Estensi.

 

Gianfranco Ferlisi, critico e storico dell’arte. Quarant’anni d’esperienza maturate tra ricerca e innumerevoli attività espositive. Già al servizio della Provincia e del Palazzo Ducale di Mantova, lavora adesso per le Gallerie Estensi

Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 4 novembre.

Orari sul sito www.gallerie-estensi.beniculturali.it

 

Orari durante il festivalfilosofia:

Venerdì 14 settembre ore 9.00 – 23.00

Sabato 15 settembre ore 9.00 – 23.00

Domenica 16 settembre ore 9.00 – 21

 

Wainer Vaccari

I segni dentro

Ritratti

Produzione: Comune di Sassuolo e festivalfilosofia

Curatore: Stefano Bulgarelli

Presentazione: venerdì 14 settembre, ore 19.30 alla presenza di artista e curatore

Paggeriarte Piazzale della Rosa

 

28 volti di noti artisti, intellettuali, giornalisti, politici e musicisti, realizzati per la Gazzetta di Modena tra il 2011 e il 2012, in cui ricercare, nella sintesi grafica, i segni delle loro personalità. È lo sguardo curioso e indagatore di Wainer Vaccari, creatore di verità possibili, ritratti che ci parlano di vissuti, azioni, pensieri e relazioni verso una comunità. Aperti al dialogo, che sia anche leggero o autoironico, per cogliere in forme diverse chi già conosciamo e appartiene alle nostre vite. Visi famigliari che aprono ad una quotidianità e raccontano momenti piccoli e grandi del nostro tempo. Fino a che, quelle bio-grafie fatte di linee e spazi interrotti, non ci indichino un tracciato, non diventino il filo di Arianna per un viaggio dentro di noi. Affiancati ad una videoproiezione di ritratti eseguiti dall’artista nei primi anni Duemila, essi testimoniano l’evoluzione di uno stile e di una ricerca decennale, volta a penetrare le strutture fisiche e spirituali della realtà.

Wainer Vaccari nasce nel 1949 a Modena. Espone per la prima volta negli anni settanta alla Galleria “La Sfera”di Modena. Sarà però la mostra del 1983 presso la Galleria Emilio Mazzoli sempre di Modena, ad aprire la strada dei suoi futuri successi. Nel 1984 partecipa alle collettive di Acireale “Scuola di Atene”e la Biennale di Graz, “Trigon”, curate da Achille Bonito Oliva. In quegli anni la sua pittura, dopo aver esaurito il suo interesse per la“Nuova oggettività tedesca”, esplora aspetti dell'arte manierista del cinquecento italiano e di un ottocento nordico di carattere decisamente visionario. In seguito espone in gallerie private (Susan Wyss di Zurigo e Thomas Levy di Amburgo) e musei (Horsens Museum, Horsens, Danimarca, Kunsthal di Rotterdam, Olanda, Kunstverein di Monaco di Baviera, Germania, Galleria Civica di Modena- Palazzina dei Giardini. Nel 1992, una sua grande opera (Tondo) viene acquisita dal prestigioso Stedelijk Museum di Amsterdam, Olanda. Nel 1999 viene invitato alla Quadriennale di Roma. Il 2000 è un anno di un intensa riflessione sul linguaggio e conseguentemente di svolta stilistica. Espone tra l'altro alla Galleria Emilio Mazzoli di Modena (2001), alla Galleria Pack di Milano (2002), al Museum Moderner Kunst di Passau (2003) Austria, al Kunsthaus di Amburgo, Germania (2005) e alla Galleria Bonelli di Mantova. Segue nel 2008 la partecipazione alla “Biennale di Pechino”. Nel 2011 partecipa al Padiglione Italia (a cura di Vittorio Sgarbi) della Biennale di Venezia. Dal 2012 al 2017, oltre ad esporre sia in Italia (alla Galleria Emilio Mazzoli) che all'estero (alla Galleria Levy di Amburgo), Vaccari è di nuovo impegnato sul versante teorico in letture di carattere scientifico, con un particolare interesse per la “Fisica quantistica”. Individuando in quell'universo elementi e suggestioni che contribuiranno ad una nuova ed originale messa a punto del suo linguaggio pittorico.

 

Stefano Bulgarelli (Modena, 1977), laureato in Storia della Critica d'arte al DAMS dell'Università di Bologna, è collaboratore al Museo Civico d'Arte di Modena. Si occupa di storia della fotografia, dell'arte, della grafica e dell'animazione modenese, ambiti nei quali è curatore di mostre e autore di saggi storico-critici.

 

Orari durante il festivalfilosofia:

Venerdì 14 settembre ore 10.00 – 23.00
Sabato 15 settembre ore 10.00 – 23.00
Domenica 16 settembre ore 10.00 – 21.00

 

La mostra rimarrà aperta fino al 28 ottobre con i seguenti orari:

Sabato ore 15-19;

Domenica ore 10-13 e 15-19;

Tutti gli altri giorni: apertura su prenotazione, da effettuarsi almeno 24 ore prima della visita.

Info e prenotazioni presso URP - Ufficio Relazioni con il pubblico Comune di Sassuolo

Tel. 0536 880801 –  urp@comune.sassuolo.mo.it

Luigi Ottani, Brunivo Buttarelli 
Ricordo Beslan

Una storia di pretesti e bugie

A cura di: Croce Rossa Italiana - Comitato di Sassuolo
Presentazione: venerdì 14 settembre ore 18.00 alla presenza degli autori, con letture di Roberta Biagiarelli

Villa Giacobazzi

 

Luigi Ottani è entrato nella Palestra della Scuola di Beslan il 1 settembre 2011, giorno del settimo anniversario della strage nella quale persero la vita oltre 300 persone di cui 188 bambini e oltre 700 rimasero ferite. È entrato la mattina presto, con le sole madri, nel silenzio del loro dolore. Il confronto con l’artista Brunivo Buttarelli, che ha visitato con Ottani la scuola di Beslan in quei giorni, ha spinto Buttarelli a realizzare una serie di opere ispirate a quella drammatica esperienza. Beslan, in Ossezia del Nord, è un luogo il cui nome è associato alla cronaca di un attentato. Una storia ancora oggi avvolta da poche verità e molte bugie. Chi ha fatto ricerche e ha dato sue interpretazioni ha pagato un caro prezzo. La manipolazione della verità è ancora oggi un importante strumento di potere. Ci sono luoghi che quando li vivi, li frequenti, li calpesti, ti trasmettono tutto il dolore che viene, anzitutto, dalla mancanza della conoscenza, della verità, della memoria.

 

Luigi Ottani. Fotografo, pubblicista. Si occupa di reportage ma realizza anche lavori di architettura e pubblicità. Ha pubblicato una trentina di volumi fotografici ed è autore di numerose mostre ed installazioni. Con il volume “Niet Problema!” (Ed. Artestampa) ha vinto il premio “Marco Bastianelli” 2007, riconoscimento al miglior libro fotografico italiano. Ultimo dei suoi lavori quello realizzato sul confine greco – macedone nell’agosto 2015, con la pubblicazione del volume “Dal libro dell’esodo” (Ed. Piemme).
www.luigiottani.it

Brunivo Buttarelli.Nasce a Casalmaggiore (CR) dove vive e lavora. Si diploma nel 1968 all’Istituto ”Toschi” di Parmadove, dal 1971 al 1990 è chiamato ad occupare la cattedra di Tecniche Pittoriche Murali. In questo periodo lavora anche come restauratore e impegna molto del suo tempo nello studio e nella archeologia. Nel 1986  inizia l’attività di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma. Subendo il fascino di materie “dell'alba dell'umanità” quali la pietra, il legno, il ferro e, più tardi,  anche della resina e della carta, nel 1990 interrompe l'attività didattica e in seguito quella col Teatro Regio, per dedicarsi completamente alla propria ricerca scultorea.Da allora è intenso e continuativo il suo percorso espositivo in diverse sedi nazionali ed estere.

Orari durante il festivalfilosofia:

Venerdì 14 settembre ore 10.00 – 19.00

Sabato 15 settembre ore 10.00 – 21.00

Domenica 16 settembre ore 10.00 – 19.00

Le gallerie d’arte per il festivalfilosofia

Juan Eugenio Ochoa 
Svelare

Curatrici: Giulia Caverni, Chiara Soldati
In collaborazione con: White Side Studio
Presentazione: venerdì 14 settembre ore 17.00

Sassuolo

Mazzini 43 Via Mazzini 43

 

Sono figure sfuggenti quelle di Juan Eugenio Ochoa, sottili immagini evocative appaiono dalla particolare tecnica di asportazione del colore. L’artista svela la figura spogliando la tela da veli di colore, nel paradosso di far apparire la presenza tramite l’assenza; attraverso un percorso di stratificazioni materiche, visive e acustiche. Dietro veli di nebbia si intravedono dei volti, seri e severi: nonostante la continua tensione fra presenza e assenza il loro sguardo rimane costante. Suoni sintetizzati e artificiali, realizzati mediante strumenti elettrofoni, si verificano in un happening sonoro che accompagnerà la visione della mostra riproponendosi costantemente in qualità di realtà e artificio acustico.

In occasione della presentazione di venerdì 14 settembre alle ore 17.00,  happening musicale a cura di Nicolas Poddesu e DJ set di Andrea Nocetti fino alle 24:00.

 

Juan Eugenio Ochoa, classe 1983, nasce a Medellin, in Colombia. Nel 2007 si laurea in Medicina e Chirurgia conseguendo poi un dottorato in Ricerca Cardiovascolare presso l’Università di Milano-Bicocca. Dal 2011 al 2013 frequenta il Dipartimento di Arti Visive all’Accademia di Brera di Belle Arti di Milano ottenendo un master in pittura, nel 2013 con una tesi sulla «pittura analitica in Italia e in Europa». Partecipa a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Vincitore e finalista di premi nazionali e internazionali. Attualmente vive e lavora a Milano. 

 

Giulia Caverni si laurea con una tesi in avanguardie e neo avanguardie storiche alla Magistrale di Arti Visive di Bologna. Ottiene una borsa di studio per un progetto post laurea in una galleria d’arte a Parigi. Curatrice di mostre e progetti culturali collabora con realtà nazionali e non, impegnandosi nella realizzazione di progetti volti alla valorizzazione e promozione del territorio. È redattrice della rivista MO.CU.

 

Chiara Soldati, laureata all'accademia di Belle Arti di Bologna, è artista e curatrice di eventi culturali, tra arte e musica. Si è sempre occupata di promuovere musicisti emergenti e  ha collaborato con diverse realtà musicali, gallerie d'arte contemporanea e artisti anche  internazionali . Coordina la gestione dei servizi museali a Palazzo Ducale di Sassuolo.

 

Nicolas Poddesu, musicista polistrumentisa, diplomato in fonia e tecnologie musicali. Dopo aver avuto esperienze live in palchi importanti, ad oggi ricerca e studia nuovi metodi di composizione musicale.

 

Andrea Nocetti, D.J. e video maker, inizia la sua attività alla giovane età di 13 anni. Speaker radiofonico e D.J. della storica radio indipendente Radio Antenna1 FM 101.3. Cura da diversi anni progetti ed eventi musicali.

Orari durante il festivalfilosofia:

Venerdì 14 settembre ore 10.00 – 24.00
Sabato 15 settembre ore 10.00 – 23.00
Domenica 16 settembre ore 10.00 – 21.00

 

Bertozzi & Casoni 
Stagioni 
Inganni arcimboldeschi

Produzione: Museo Bertozzi & Casoni

Sassuolo

Museo Bertozzi & Casoni Via Racchetta 2

 

Nel contesto del Museo Bertozzi & Casoni, che raccoglie una collezione di prestigiosi lavori dei due artisti, saranno esposte per la prima volta le quattro opere “Stagioni”, una rivisitazione tridimensionale in ceramica dei dipinti di Arcimboldo.

Come ha osservato Marco Senaldi: “…Anche se l’Arcimboldo (Inverno) ha l’apparenza di una citazione, pare evidente che non si tratta di una semplice rivisitazione dell’antico né di una semplice traslitterazione dal quadro bidimensionale alla scultura tridimensionale. Se, già nell’esempio antico, lo sguardo viene preso in trappola (poiché crediamo di vedere un volto là dove ci sono solo degli ortaggi), nella ricostruzione di Bertozzi & Casoni continuiamo a credere di vedere ortaggi (ma anche mozziconi di sigarette…) dove invece ci sono solo degli ornamenti ceramici. Arrivare “per secondi” su Arcimboldo è come mettere in trappola una trappola, prendere al laccio una tagliola: qui non è più questione di trompe-l’oeil, ma di inganno culturale, di trompe-l’esprit. Se si dovesse trovare un nome per questo gioco ardito esso non risiederebbe nell’arte, ma nella filosofia: è la famigerata “negazione della negazione” con cui Hegel designa la vitalità stessa della cultura che lui chiama semplicemente Spirito (Geist)”.

Bertozzi & Casoni è una società fondata nel 1980 a Imola da Giampaolo Bertozzi (1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (1961). Tra surrealismo compositivo e iperrealismo formale, indagano da anni i rifiuti della società contemporanea, non escludendo quelli culturali e artistici, in una messa in scena in cui contribuiscono immaginazione fantastica e precise tecniche, figurazione e astrazione, storia e contemporaneità, degrado e bellezza.
www.bertozziecasoni.it

Museo Bertozzi & Casoni
Cavallerizza Ducale
via Racchetta, 2
41049 Sassuolo
tel 0542 640136
info@bertozziecasoni.it

Orari durante il festivalfilosofia:

Venerdì 14 settembre ore 10.00 – 20.30
Sabato 15 settembre ore 10.00 – 20.30
Domenica 16 settembre ore 10.00 – 19.30







11/09/2018

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it