CANOSSA ENTRA NEL CIRCUITO DEL DUCATO
CANOSSA -ANCHE CANOSSA ENTRA A FAR PARTE DEL CIRCUITO “CASTELLI DEL DUCATO DI PARMA, PIACENZA E PONTREMOLI”
600.000 visitatori e Parma 2020 città della Cultura ottime occasioni per rilanciare l’area matildica. Rilevante novità per i castelli. Dopo la Sala del Tricolore e il castello del Bianello anche il Comune di Canossa aderisce con i propri monumenti al Circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli (www.castellidelducato.it). “Si tratta” dice Clementina Santi, Assessore alla Cultura ed al Turismo “di far parte di una rete di 32 castelli, una ricchissima rete di monumenti, di luoghi aderenti ad un network d’arte che si promuove con logiche di turismo culturale”. “Ogni anno” prosegue la Santi “oltre 600.000 persone visitano le terre di questo Circuito. Farne parte, significa valorizzare il nostro Comune con le eccellenze dei castelli di Canossa e Rossena, della Torre di Rossenella, del Tempietto del Petrarca e del sito archeologico dell’antica città romana di Luceria”. Altro elemento importante per aderire al Circuito: sono stati stanziati ben tre milioni di euro per la città di Parma, capitale italiana della cultura 2020, e ciò avrà forti ripercussioni su tutto il territorio regionale e quindi anche sull’area matildica. La Torre di Rossenella, mastio di difesa e avamposto militare matildico, restaurato in tempi recenti dall’architetto reggiano Manenti Valli, il castello di Rossena e quello di Canossa che vantano bellezze storico monumentali, hanno attraversato i secoli e sono giunti fino a noi, trasformando la loro iniziale destinazione d’uso e diventando custodi culturali di memorie antiche. Non dobbiamo stupirci quindi se in queste vallate il Petrarca, soggiornò piacevolmente e a lungo, tanto che nell’adiacente collina di Selvapiana, trovò motivo di profonda ispirazione per continuare il suo poema, l’Africa. Ora in questa precisa zona, sorge, costruito nel 1839 per iniziativa di alcuni privati cittadini prima di Parma e poi di tutta Italia, il Tempietto del Petrarca, a ricordo del soggiorno del sommo poeta a Selvapiana. Una zona naturalistica di insigne bellezza fiorisce nella Riserva Naturale di Campotrera e permette agli appassionati di natura e trekking di immergersi completamente in un altro tempo. Pensiamo infine al sito archeologico di Luceria, antica città romana ed importante crocevia e snodo commerciale fluviale, risalente all’incirca al IV secolo a.C. nella allora Gallia Cispadana, ora divenuto rilevante sito archeologico riportato alla luce grazie anche alle indagini di Gaetano Chierici. “Il nostro territorio” conclude Clementina Santi “è attenzionato da notevoli lavori attorno alla Rupe di Canossa, agli scavi archeologici ed alla risoluzione di alcune frane che limitano la viabilità. Questo in un’ottica di pieno rilancio della vocazione turistica del nostro Comune e di pieno sostegno all’imprenditoria dell’accoglienza (Bed & Breakfast, agriturismi, bar-ristoranti, centri turistici e culturali) sempre più diffusa”.



18/07/2019

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Paolo Ruini
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